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NGN - Gruppo di lavoro AGCOM

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FINANZIAMENTO PUBBLICO ALLA DOMANDA (GdL-4)

La nostra Associazione partecipando al gruppo di lavoro GdL4 intende fornire il proprio contributo di idee e visioni al fine di permettere una più ampia analisi dei fattori fondamentali allo sviluppo delle reti NGAN.

L’obiettivo 2020 fissato dall’Agenda Digitale Europea ha un percorso diverso da tutte le politiche fin qui messe in atto legate al tema del Digital Divide, dove enormi quantità di finanziamenti sono stati erogati in attesa di un reale riscontro dei benefici ottenuti.

Nell’Agenda i valori di 30Mb e 100Mb danno un preciso riferimento al tipo di servizio atteso e di conseguenza alle infrastrutture necessarie al trasporto di questi valori di banda. E’ altrettanto vero che alla data del 2020 tali valori saranno minimali rispetto all’offerta che già ora in alcune parti d’Europa alcuni provider già offrono (300Mb – 1Gb) e di conseguenza si rende necessario il focus sul tipo di infrastruttura necessaria a garantire nel tempo uno sviluppo veloce delle prestazioni lato utente.

In prima battuta è alquanto evidente che è necessario creare una infrastruttura portante capace di garantire decenni di ampliamento e di sviluppo dei servizi, di conseguenza si restringe di molto il campo dei possibili mezzi oggi conosciuti. Tale direzione è ben chiara anche alla UE tanto che anch’essa considera solo le reti “wired” l’unico elemento caratterizzante le NGAN.

D’altro canto un’infrastruttura è legata alle cose e non alle persone, ovvero ad un territorio, ad un edificio e all’unità immobiliare, quindi la scelta di come finanziare la domanda deve considerare non solo i valori di servizio “reali” ma anche la tipologia di infrastruttura creata.

In fase di determinazione delle modalità di finanziamento un’importante riflessione deve essere fatta sul tema dell’investimento, cioè come e cosa si va a creare mediante il contributo pubblico erogato all’utente. Risulta quindi evidente che si dovrà tenere in considerazione che la parte “servizio” è legata alla persona, mentre la parte infrastruttura è legata all’unità immobiliare.

Se si considerano solo uno o l’altro aspetto si rischia di favorire o una spesa incontrollabile dato che la persona si muove e il servizio non la segue nella nuova residenza o domicilio e quindi decade ogni beneficio previsto, oppure la creazione della sola infrastruttura non da di conseguenza l’accesso al servizio atteso. Son però altrettanto necessarie l’una all’altro e in termini di peso specifico, nell’ottica dell’investimento a lungo termine crediamo che predomini sempre l’infrastruttura.

Occorre dunque considerare una premialità percentualmente differenziata tra quota servizio e quota infrastruttura (25/75%?).

Premesso che lo scopo dell’iniziativa di finanziamento deve necessariamente considerare entrambi gli aspetti servizio/infrastruttura viene per noi naturale guardare al solo collegamento a 100Mbps come elemento di reale passaggio al futuro in quanto i 30Mbps previsti per il 100% della popolazione sono già alla portata della rete rame controllata totalmente dall’operatore dominate.

Ancora, le recentissime esperienze sulle reti radio (Wireless, Wimax, LTE,..) se da una parte dimostrano l’avanzamento tecnologico con prestazioni sempre più rilevanti, dall’altra evidenziano un proliferare di standard e tecnologie con un range di vita e applicazione di breve termine e comunque hanno sempre dalla loro l’impossibilità di fornire connessioni garantite (qualità/quantità) per ciascun singolo utente.

Sarà quindi necessario assicurarsi che il finanziamento vada verso standards di connessione con reali e comprovate capacità di evoluzione.

Assoprovider auspica che nelle modalità di legare il finanziamento al binomio servizio/infrastruttura, si consideri come elemento premiante la richiesta formulata da interi condomini, quartieri e raggruppamenti di cittadini organizzati in varie forme, che intendano dotarsi di una nuova infrastruttura per l’accesso alla Ultra Banda Larga nel loro territorio.

Allo stesso modo particolare attenzione dovrà essere rivolta alle fasce deboli di cittadini, con incentivi che permettano l’inclusione digitale di questi soggetti.

In conclusione, si ritiene che il finanziamento pubblico alla domanda dovrebbe essere subordinato alle seguenti condizioni:

  1. Garanzia che il mezzo trasmissivo utilizzato consenta una capacità trasmissiva reale non inferiore ai 100 Mbps per ogni singola utenza
  2. Garanzia di un servizio erogato con una capacità trasmissiva nominale non inferiore ai 100 Mbps
  3. Finanziamento erogato per l’attivazione del servizio da parte dell’utenza finale, anche aggregata in forme riconosciute (condominio, associazione, cooperative)
  4. Finanziamento previsto per tutte le aree del Paese

 Cordiali saluti

 

                                                        


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